Queste sono pochine, perché il tutto è durato pochino.
Il matrimonio si è svolto a Reading, 15 minuti di treno da Londra. La sposa era bellissima ma per un misterioso motivo che non ho ancora ben capito, nonostante fossi arrivata alla sua dimora due ore prima per documentare la sua preparazione, all’ultimo momento ha deciso che non voleva essere fotografata mentre le facevano i capelli/trucco/vestito, quindi ho pazientemente atteso nel salotto di casa loro due ore buone. Per fortuna in TV davano Cars e Cobra Commander (Mr. Opo) era con me.
Probabilmente riconoscerete lo sposo (o probabilmente no); è il fratello di Asghar, potete vederlo in piedi in due dei dittici.
La cerimonia e il ricevimento si sono svolti al Shehnai Banqueting, ed è stata una bella sfida in quanto la sala era illuminata pochissimo e da una luce violetta che copriva tutto. Giuro che non ho toppato il bilanciamento del bianco, c’era davvero quella luce.
Quando dopo aver atteso il nulla a casa della sposa ci siamo diretti tutti quanti al Shehnai Banqueting, la sala era ancora vuota (mancava anche qualche decorazione) così ho deciso di iniziare a fare qualche foto di prova all’ambiente. Ad un certo punto vedo avvicinarsi un signore sulla sessantina con una borsa (chiaramente contenente attrezzatura fotografica di un certo livello) che molto cautamente si presenta: “molto piacere, sei il secondo fotografo?” Io timidamente rispondo di sì e penso che l’occasione per vedere un professionista all’opera è ghiottissima. Questo mi guarda tutto sorridente, mi dice che il posto è bellissimo, che ama la fotografia, e poi aggiunge: “io sono un amico del padre dello sposo, non ho mai fotografato ad un matrimonio! Ma non è difficile, giusto?”.
Mi ha seguita tutta la sera, più di una volta gli ho per sbaglio pestati i piedi (si appostava accanto a me o qualche centimetro alle mie spalle, silenziosissimo, e quando indietreggiavo gli finivo addosso). Ogni tanto si avvicinava per farmi vedere qualche foto scattata da lui e chiedermi cosa ne pensassi, se secondo me era composta bene e/o abbastanza illuminata. Poverino.
Bando alle ciance!
La luce era orribile, davvero. Ho fatto del mio meglio.
Mi è dispiaciuto non aver potuto scattare qualche foto alla coppia, evidentemente non si usa. I ritratti spontanei durante il ricevimento sono stati impossibili da realizzare, il tele non ce la faceva con quel buio e il mio sensore vecchiotto non aiutava. Il flash è stato la mia salvezza, soprattutto per le foto di gruppo.
A casa sono ancora senza internet, probabilmente verrà allacciato entro fine mese. Nel frattempo vi invito a sentire la mia mancanza, così quando tornerò attiva a pieno regime mi sentirò voluta bene. Che ne dite?
Quory e quorellini ♥